Le tappe fondamentali della storia del trasporto aereo

5 passi chiave della storia del trasporto aereo

L’aviazione è un settore che da sempre affascina e incuriosisce sempre più persone. Vedere oggi un aereo volare sopra le nostre teste è fin troppo normale, ma mai davvero scontato.

Ci si chiede come fossero gli aerei di una volta e come sia effettivamente iniziato il mondo dell’aviazione fino a diventare ciò che conosciamo al giorno d’oggi.

In questo articolo allora proviamo a ripercorrere le tappe fondamentali che hanno segnato l’evoluzione e la storia del trasporto aereo.

Dagli esordi agli inizi del’900

L’inizio del ‘900 nella storia del trasporto aereo è definibile come “l’età d’oro dei dirigibili” grazie a Zeppelin, il primo, a progettare un aeromobile.

Raggiunse i risultati sperati nel 1906 con il modello LZ3 che riusciva a volare anche per delle ore. I miglioramenti continuarono nel corso degli anni, soprattutto per quanto riguarda l’affidabilità dei velivoli e l’ammontare di ore in volo che riuscivano a sostenere.

Parallelamente aumentarono anche le dimensioni dei dirigibili che arrivarono a toccare i 250 metri di lunghezza. Gli studi in merito furono talmente intensi che alcuni anni dopo, questi velivoli potevano trasportare un carico di circa 13 tonnellate a 80 chilometri orari, arrivando a trasportare oltre 35000 persone prima dello scoppio della guerra.

Oltre al conte Zeppelin, anche altri costruttori tentarono i loro primi esperimenti, tra i quali si distinsero in particolare i tedeschi.

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I fratelli Wright

L’inizio della storia del trasporto aereo, però, si può dire risalga al dicembre del 1903, quando i fratelli Wright riuscirono a far volare la loro macchina, il Flyer, anche se per non molti metri.

Il modello continuava, però, a presentare numerose criticità che portarono a un disastroso incidente nel 1905. Avvenimento che obbligò i fratelli Wright a fare delle modifiche sostanziali al velivolo, così da favorire una maggiore stabilità e sicurezza.

Il tutto confluì nella realizzazione del Flyer III che può essere considerato il primo vero e proprio aereo pratico, seppur necessitasse ancora dell’ausilio di un dispositivo di lancio in quanto privo di ruote.

Questo modello è stato in grado di volare con un’affidabilità decisamente superiore ai precedenti e con il pieno controllo, riuscendo a garantire atterraggi senza incidenti e un pieno controllo da parte del pilota.

L’età dell’oro

Con il passare degli anni, le evoluzioni tecnologiche in ambito aeronautico si fecero sempre più performanti e la guerra non fece altro che favorire questo processo.

Una volta conclusasi, tutte le nuove scoperte vennero subito applicate a scopi ben diversi da quelli bellici, rendendo gli anni venti e trenta un periodo denominato “Età dell’oro dell’aviazione”, grazie al ritrovato amore per il volo da parte dell’occidente.

Fu anche il periodo in cui i voli intercontinentali subirono una forte impennata grazie all’impresa del pilota Lindbergh che, nel 1927, fu il primo ad effettuare un volo da New York a Parigi senza effettuare scali. Fu un’impresa davvero straordinaria che fece schizzare alle stelle il numero dei voli intercontinentali, un effetto che venne ribattezzato proprio “Effetto Lindbergh”.

L’età dell’oro dell’aviazione si avviò al declino alla fine degli anni ‘30, con l’inizio della guerra di Spagna e la nascita della Germania nazista.

La seconda guerra mondiale

Nel 1939 ebbe inizio la Seconda Guerra Mondiale, durante la quale l’aviazione dimostrò di ricoprire un ruolo cruciale, se non decisivo rispetto alla precedente.

L'aviazione nella seconda guerra mondiale ebbe un ruolo cruciale

La superiorità aerea della Germania fu decisiva per la presa della Polonia e di tutti quei paesi che non potevano competere con tale tecnologia, poiché avevano ancora degli aerei vecchi e non all’altezza. L’aviazione tedesca incontrò il suo primo ostacolo in Inghilterra che, nel frattempo, era corsa ai ripari dotandosi di aerei moderni e di sistemi di radar di avvistamento all’avanguardia.

Con l’attacco a Pearl Harbor e l’ufficiale ingresso degli USA in guerra, si assistette a una nuova generazione di aerei, come il Vought F4U o il Grumman TBF, che rese il contrattacco inarrestabile, fino alla vittoria nel 1945.

La Guerra vide, per la prima volta, dei modelli di aeroplano da guerra a reazione, realizzati dalla Germania, che però non riuscirono a ribaltare le sorti della battaglia.

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Dagli anni ‘90 in poi

Da allora la storia del trasporto aereo è stato in continua evoluzione, aumentando la tecnologia della quale disponevano gli aeroplani, finché nel 1995 è entrato in vigore il famoso Boeing 777, primo aereo progettato interamente utilizzando il computer.

Gli attentati del 2001 furono, purtroppo, un duro colpo per il settore dell’aviazione, che vide sgretolarsi l’immagine di sicurezza e affidabilità che duramente si era creata negli anni.

Molte compagnie furono costrette a chiudere e i controlli diventarono molto più rigidi. Ci sono voluti alcuni anni prima di tornare alla normalità e superare la paura di questo periodo buio; oggi il traffico aereo è tornato alla normalità e, nonostante qualche periodo di blocco come quello causato dalla pandemia di Covid, il settore dell’aviazione è in continua evoluzione.

Giorno dopo giorno ingegneri e specialisti lavorano sui velivoli per renderli sempre più performanti e garantire la sicurezza dei passeggeri anche in cielo.

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