Come parlano i piloti con la torre di controllo?

Comunicazione a torre di controllo aereo: come parlano i piloti?

Nel mondo dell’aviazione, la comunicazione tra piloti e i controllori di terra è davvero cruciale per poter garantire la massima sicurezza possibile dei voli in corso.

In particolare, queste figure professionali lavorano nella torre di controllo, nota anche con l’acronimo ATCT, Air Traffic Control Tower. Quest’ultima, oltre a dare il nome alla struttura, è un ente che fa parte della sezione dei servizi del traffico aereo che ha la responsabilità di fornire informazioni dettagliate e gestire il traffico aereo in una determinata area aeroportuale.

Nelle zone più piccole e con una minore densità di traffico, i piloti che in quel momento si trovano in volo possono comunicare tra loro via radio. In questo modo, possono autogestire le precedenze attenendosi sempre alle Regole generali dell’aeronautica.

Al contrario, negli aeroporti con un maggiore traffico aereo, deve invece essere adibita un’apposita torre di controllo per poter emettere tutte le autorizzazioni e le istruzioni necessarie a garantire la sicurezza dei trasporti aerei in atto.

Tutti i piloti, durante il volo, sono in costante contatto con la torre di controllo aereo, in ogni fase del viaggio. Ma non solo, le comunicazioni avvengono anche con il personale di terra della stessa compagnia aerea.

A questo proposito, una delle curiosità più comuni tra gli appassionati di aviazione è quella inerente la modalità di comunicazione tra la torre di controllo e un aereo.

I professionisti del settore sanno che esistono diversi strumenti che possono essere utilizzati, a seconda della posizione nella quale ci si trova. Tali apparecchiature possono, dunque, essere distinte in base alla loro potenza di ricezione e alla qualità dell’audio che garantiscono.

Vediamo allora quali sono i mezzi di comunicazione più importanti e diffusi per la comunicazione tra torre di controllo e aereo.

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Comunicazione a torre di controllo aereo: la tecnologia utilizzata

Tra le diverse alternative utilizzate nella comunicazione tra torre di controllo e aereo, le più frequenti sono le radio Very High Frequency o High Frequency, rispettivamente VHF e HF.

La prima tipologia di radio può arrivare a coprire quasi 450 km, garantendo una comunicazione particolarmente lineare e chiara. Per queste ragioni, la radio VHF viene usata per la comunicazione tra la torre di controllo e l’aereo che stia svolgendo una rotta oceanica.

Le radio HF possono coprire una distanza di 450 km

Quando le frequenze VHF non sono più sufficienti, si passa solitamente all’HF. La particolarità di quest’ultima radio è che non necessita di una linea retta per poter garantire la comunicazione. Ha una copertura molto più alta della VHF, ragione che giustifica una propagazione del suono meno chiara rispetto alla prima radio citata.

Sugli aerei di ultima generazione, comunque, è possibile trovare anche degli strumenti più potenti rispetto a quelli appena descritti. Si parla, ad esempio, del Controller Pilot Data Link Communications (CPDLC), mezzo di comunicazione tra torre di controllo e aereo basato su una tecnologia data-link. Si propone come alternativa alle comunicazioni effettuate vocalmente ed è utilizzata per inviare dei messaggi testuali.

Ovviamente, si tratta di un metodo usato in condizioni che non presentano urgenze particolari. Risulta molto utile, però, in quanto permette di poter ricevere più richieste da piloti allo stesso tempo. Riducendo le comunicazioni effettuate in frequenza, inoltre, si vanno anche a ridurre notevolmente gli errori dovuti a equivoci o interpretazioni errate, molto più frequenti nei messaggi inviati via radio.

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In linea generale, viene comunemente utilizzato per ottenere delle particolari autorizzazioni ATC, come il cambio di livelli, controllo di velocità e così via. Inoltre, il sistema CPDLC viene anche adoperato per dei trasferimenti di comunicazione o cambi di codice SSR, che identifica il radar secondario di sorveglianza.

Un’ultima modalità di comunicazione tra torre di controllo e aereo può avvenire attraverso la Satcom, che sta per Satellite Communications. Come suggerito dal nome, si tratta di un mezzo di comunicazione satellitare realizzato nel sistema Inmarsat. Quest’ultimo sistema include tutti i satelliti e i sistemi di bordo presenti su aerei, navi e nelle stazioni a terra, calati a loro volta in una più ampia rete mondiale.

Questo sistema di comunicazione è indubbiamente il più costoso tra quelli citati, per questa ragione viene riservato esclusivamente alle comunicazioni più necessarie.

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Domande frequenti

Come si comunica con gli aerei?

La Torre di controllo comunica con gli aerei grazie a diverse tecnologie impiegate. Tra le più frequenti ci sono le radio Very High Frequency (VHF) che possono arrivare a coprire quasi 450 km, garantendo una comunicazione lineare e chiara. Per questo motivo gli aerei comunicano con la VHF soprattutto nelle rotte oceaniche.

Un’altra alternativa è la High Frequency (HF) che, al contrario della VHF, non necessita di una linea retta per poter garantire la comunicazione. Ha una copertura molto più alta della VHF, ragione che giustifica una propagazione del suono meno chiara rispetto alla prima radio citata.

Per questo motivo per comunicare con gli aerei, su quelli di ultima generazione, è possibile trovare degli strumenti più potenti come, ad esempio, il Controller Pilot Data Link Communications (CPDLC). Si tratta di un mezzo di comunicazione tra la torre di controllo e gli aerei basato su una tecnologia data-link. Si propone come alternativa alle comunicazioni effettuate vocalmente ed è utilizzata per inviare dei messaggi testuali.

Un’ultima modalità di comunicazione tra torre di controllo e aereo può avvenire attraverso la SatcomSatellite Communications. Come suggerito dal nome, si tratta di un mezzo di comunicazione satellitare realizzato nel sistema Inmarsat. Questo include tutti i satelliti e i sistemi di bordo presenti su aerei, navi e nelle stazioni a terra, calati a loro volta in una più ampia rete mondiale.

Quali sono le funzioni di una torre di controllo?

Le funzioni della torre di controllo, nota anche con l’acronimo ATCT – Air Traffic Control Tower, sono diverse. In generale, la torre di controllo è un ente che fa parte della sezione dei servizi del traffico aereo e ha la responsabilità di fornire informazioni dettagliate e gestire il traffico aereo in una determinata area aeroportuale.

In questo ambito, la torre di controllo ha la funzione di emittente di tutte le autorizzazioni e le istruzioni necessarie a garantire la sicurezza dei trasporti aerei in atto.

Tutti i piloti, durante il volo, sono in costante contatto con la torre di controllo aereo, in ogni fase del viaggio. Un aereo in avvicinamento a un aeroporto controllato contatta la torre di controllo nel tratto finale, quando è in ingresso nel circuito di traffico oppure quando è atterrato.

Quando invece un aereo è decollato, la torre di controllo ha la funzione di istruirlo a contattare i successivi enti del controllo responsabili degli spazi aerei attraversati.

Infine, tra le funzioni della torre di controllo ci sono anche le operazioni di responsabilità della gestione dei movimenti di aeromobili e automezzi al suolo sulle piste e sulle vie di rullaggio.

Chi sta nella torre di controllo?

Chi sta nella torre di controllo è generalmente il controllore di volo.

Le torri degli aeroporti mediamente trafficati possono avere anche un solo controllore dedicato alla gestione del traffico, mentre gli aeroporti più trafficati hanno invece torri con postazioni per più controllori che lavorano contemporaneamente e sono operative 24 ore al giorno, 365 giorni l’anno.

Nelle torri di controllo degli aeroporti più grandi, c’è la figura del Controllore arrivi/partenze (Tower controller – TWR) e del Controllore dei movimenti al suolo (Ground Controller – GND). Il primo istruisce gli aeromobili in volo e sulle piste, il secondo quelli sulle vie di rullaggio da e per i parcheggi.

Cosa succede quando i piloti non rispondono alla torre di controllo?

Quando i piloti non rispondono alla torre di controllo si da avvio a una procedura prevista dal protocollo di sicurezza.

In prima istanza il controllore di volo effettua dei tentativi di contatto su altre frequenze vicine a quella prevista. Se anche in questo modo non si stabilisce una comunicazione, il controllore dovrà ricorrere alla frequenza 121.5 Mhz internazionale d’emergenza.

Se anche questo tentativo fallisce il controllore di volo cerca di liberare lo spazio aereo attorno al velivolo per scongiurare il rischio di collisioni con altri velivoli. Se l’assenza di comunicazioni radio perdura, dalla torre di controllo si dà comunicazione al centro operativo della compagnia aerea chiedendo loro di provare a mettersi in contatto con il proprio aeromobile attraverso i dispositivi satellitari e l’Acars, il sistema digitale che invia informazioni sul volo.

Infine, se anche la compagnia non riesce a mettersi in contatto con i propri piloti, il controllore di volo allerta le forze aeronautiche competenti sul territorio che fanno decollare due jet militari attraverso un “ordine di decollo immediato” (in gergo tecnico «scramble»). I jet identificano l’aereo, gli stanno dietro e provano a mettersi in contatto sulla frequenza di emergenza. Se nemmeno questo approccio funziona, i caccia si avvicinano fino a farsi vedere dai piloti e provano a capire cosa succede in cabina.

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