Gli stati membri dell'Agenzia europea per la sicurezza aerea

Agenzia europea per la sicurezza aerea: ecco tutti gli stati membri

L’Agenzia europea per la sicurezza aerea (AESA) è un organo di vigilanza fondato dall’Unione Europea.

La necessità di istituire un simile ente nasce dal bisogno di unificare il più possibile le norme vigenti in materia di aviazione e soprattutto, la loro modalità di applicazione.

Va a sostituire e assumere i compiti svolti in precedenza dalle JAA, ovvero le Joint Aviation Authorities. Queste erano organi fondati su base volontaria e racchiudevano gli enti aeronautici di oltre 40 Paesi.

Dagli anni Novanta si sono occupate di recepire e armonizzare a livello europeo le norme riguardanti vari settori dell’aviazione. Le JAA però non esistono più dal 2009, fatta esclusione per l’organizzazione JAA-TOO che si occupa di formazione ed è ancora in attività.

Al loro posto è stata introdotta l’AESA che, quindi, non si occupa esclusivamente di garantire standard elevati di tutela durante il volo, ma anche di regolare le norme tecniche sulla protezione dell’ambiente.

Quali Stati ne fanno parte? Inevitabilmente tutti e 27 gli Stati facenti parte dell’Unione Europea, oltre ad altri che hanno comunque deciso di unirsi a questa organizzazione.

In questo articolo allora scopriamo quali sono nel dettaglio gli stati membri dell’Agenzia europea per la sicurezza aerea e i compiti che spettano a questo importantissimo ente.

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Agenzia europea per la sicurezza aerea: Stati membri e compiti principali

Stati membri e compiti principali AESA

La sede principale dell’Agenzia è a Colonia e all’inizio della sua attività, il 28 settembre 2003, si occupava della certificazione dei prodotti aeronautici e della loro manutenzione.

Con la cessazione delle JAA, l’AESA ha espanso i suoi ambiti di attività alle operazioni di volo e al rilascio delle licenze per il personale di bordo. Solo successivamente ha iniziato a ricoprire anche un ruolo di vigilanza e regolamentazione del traffico aereo e degli scali aeroportuali. Tali competenze, infatti, erano fino a quel momento in mano alle autorità nazionali. Queste ultime, però, svolgono ancora dei compiti fondamentali per conto dell’Agenzia.

L’AESA è stata istituita con il regolamento 1592/2002, sostituito in seguito dal Regolamento CE 216/2008. Si tratta di un intervento che si è reso necessario per garantire la tutela della sicurezza aerea.

I 27 Stati membri dell’Unione Europea fanno tutti parte dell’Agenzia europea per la sicurezza aerea. Nel corso degli anni, però, anche altri stati hanno voluto unirsi.

La Svizzera, ad esempio, è entrata a far parte dell’AESA nel dicembre del 2006, dopo l’Accordo bilaterale sul trasporto sancito dalla stessa con l’UE. La normativa era già molto simile a quella delle JAA operanti al tempo, quindi la Svizzera continua a rispettare quasi tutti i requisiti posti dall’ente.

Altri Stati che hanno deciso di unirsi all’AESA sono Islanda, Liechtenstein e Norvegia.

In linea generale, agli Stati non membri dell’UE viene garantito il riconoscimento e l’integrazione del settore aeronautico all’interno del mercato unico europeo.

I partecipanti all’Agenzia europea per la sicurezza aerea dovranno non solo recepire le regole in vigore, ma accettare anche tutte quelle che verranno emanate in futuro.

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Che compiti svolge l’AESA?

L’intera comunità dell’aviazione civile europea e internazionale va a beneficiare del lavoro svolto dall’AESA, che può essere riassunto nei seguenti punti:

  • Promuovere regole di sicurezza europee e mondiali;
  • Creare norme tecniche per il settore dell’aviazione;
  • Armonizzare regolamentazioni e certificazioni sull’intero territorio;
  • Rilasciare certificazioni per aeromobili e i loro componenti;
  • Svolgere controlli di sicurezza e dare sostegno ai paesi dell’UE sulla gestione del traffico aereo, in materia di operazioni di volo etc.;
  • Approvare le società che si occupano di progettare e fabbricare i prodotti aeronautici;
  • Favorire lo sviluppo del mercato unico dell’aviazione dell’UE
  • Collaborare a livello internazionale per migliorare la sicurezza aerea in Europa.

Per quanto riguarda i prodotti aeronautici dei quali si occupa l’Agenzia europea per la sicurezza aerea, esiste un elenco ben preciso di quali siano. Di seguito, la lista completa:

  • Aviogetti grandi e medi;
  • Alcuni aeromobili militari (come, ad esempio l’aeromobile A400M);
  • Velivoli a turboelica;
  • Aeromobili leggeri;
  • Motori, eliche, simulatori di volo;
  • Velivoli ad ala rotante (elicotteri e autogiro);
  • Aeromobili sportivi leggeri (palloni, dirigibili, alianti, droni civili).

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