Direttore di volo: quali sono i suoi compiti e perché è una figura centrale
L’aviazione è un settore che ha sempre avuto un grande fascino, fin dagli albori.
L’interesse riguarda l’intera branca del volo, partendo dalla sua storia, al funzionamento dei velivoli, fino a tutte le persone che ne fanno attivamente parte.
Non sono solo i piloti a destare curiosità, ma anche tutte le figure fondamentali per poter garantire un servizio confortevole e sicuro.
È il caso, ad esempio, del direttore di volo, che ricopre un ruolo estremamente importante in tutte le fasi delle operazioni.
Scopriamo allora chi è e cosa fa un direttore di volo in Italia.
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Direttore di volo o controllore di volo?
È molto frequente fare confusione su questa particolare figura, poiché in Italia il ruolo di direttore di volo e controllore di volo di fatto coincidono.
Troppo spesso ci si riferisce erroneamente al controllore di volo come al direttore di volo, ma è un equivoco ben noto e diffuso.
Al contrario di quel che si pensi, con Direttore di volo, o Flight Director, si intende uno strumento fondamentale per un aereo, che permette di visualizzare sull’apposito display delle frecce che indicano l’assetto del velivolo.
Questo è in funzione in caso sia attivo il pilota automatico, sia durante la guida manuale o in condizioni di scarsa visibilità, come nel caso di voli notturni.
Per far sì che tutto sia in regola, il pilota dovrà assicurarsi che le frecce grigie combacino con quelle rosse, a significare che l’assetto dell’aereo è perfetto.
Il direttore di volo, inoltre, viene utilizzato dal pilota per calcolare una traiettoria e mantenere la rotta durante il volo.
Il controllore di volo, invece, si assicura che il traffico aereo sia fluido, gestendo il movimento degli aerei sia in volo che negli aeroporti e rappresenta una figura fondamentale per i piloti, perché dà loro tutte le informazioni necessarie su meteo e sicurezza.
Quella del controllore di volo è una professione che richiede una specializzazione altissima e comporta una mole di responsabilità decisamente non indifferente.
È un professionista che, oltre a quanto già detto, si occupa anche di gestire situazioni di emergenza, allertando i soccorsi se necessario.
Il suo scopo è quello di far sì che la sicurezza in pista e in quota sia sempre garantita attraverso l’applicazione di determinate procedure, indispensabili per accompagnare i piloti durante le fasi di decollo e atterraggio.
I diversi ruoli del controllore di volo
Il controllore di volo che, come anticipato, è spesso chiamato erroneamente direttore di volo, può ricoprire diversi ruoli specifici. Un solo professionista, infatti, non può essere in grado di tenere sotto controllo tutte le fasi operative di un aeroporto, per questo motivo tale professione può essere dettagliata nelle seguenti categorie:
- Controllore radar, che segue i velivoli durante la rotta;
- Controllore di torre, che gestisce la fase di decollo degli aerei in partenza, la prima fase del viaggio e quella appena prima dell’atterraggio, oltre all’atterraggio stesso;
- Controllore di avvicinamento, gestisce il volo dalla partenza verso la rotta e da questa verso l’aeroporto di destinazione;
- Controllore ground, che si occupa di tutti i movimenti degli aerei a terra, nella zona dell’aeroporto;
- Controllore delivery, che autorizza i piloti a mettere in moto gli aerei dopo aver confermato la rotta.
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Come si diventa direttore di volo? Requisiti e formazione
Per poter ambire a svolgere questa professione è fondamentale riuscire a tenere alta l’attenzione per lunghi periodi di tempo e saper gestire più attività contemporaneamente.
La sua formazione in ambito aeronautico deve essere elevatissima, come anche la sua conoscenza dell’inglese e del funzionamento delle telecomunicazioni. Ha un’approfondita dimestichezza con il funzionamento di un aereo e un buon senso dell’orientamento.
Dal momento che questo servizio deve essere sempre garantito e attivo ogni giorno, 24 ore su 24, il lavoro è organizzato in turni, ma può rivelarsi comunque particolarmente gravoso.
Per intraprendere questa carriera si deve rientrare nella fascia di età che va dai 18 ai 30 anni, essere in possesso di un diploma di scuola superiore e rispettare dei requisiti riguardo le condizioni psico-fisiche necessarie.
Le selezioni ai corsi di formazione sono indette dall’Enav, l’Ente Nazionale Assistenza al Volo, che si occupa del traffico in entrata e in uscita dagli aeroporti sul territorio nazionale.
Una volta superate le prove, i candidati dovranno seguire un corso di formazione teorico-pratica della durata di 14 mesi e una successiva fase della durata di 4 mesi che consiste nel proseguimento della formazione sul campo, presso dei centri di controllo.
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