Una semplice descrizione di una cabina di pilotaggio aereo

Cabina di pilotaggio aereo: la strumentazione di bordo spiegata in modo semplice

Nonostante la costruzione del primo aereo risalga ormai a più di un secolo fa, si tratta tutt’oggi di uno dei mezzi di trasporto che più incuriosisce passeggeri e non.

Spesso, il suo funzionamento non risulta essere particolarmente chiaro e sembra difficile capire come un mezzo così pesante riesca effettivamente a volare nei cieli.

L’area che sembra essere più circondata dal mistero, però, è sicuramente la cabina di pilotaggio. Si tratta della zona del velivolo che ospita i piloti e garantisce un’ampia visibilità sia frontale che laterale.

L’abitacolo è costituito da una serie di apparecchiature adibite alla comunicazione, al controllo e alla visualizzazione dello stato del mezzo, fondamentali per poter garantire al pilota e all’equipaggio una completa possibilità di manovra dello stesso.

Non solo, tali strumenti vengono utilizzati anche per verificare la rotta e garantire una corretta navigazione, sia a terra che in volo, per favorire la comunicazione sia con i controllori di terra che con altri aeromobili e così via.

Sebbene in rete si riescano a trovare diverse foto esplicative su come possa essere fisicamente realizzata quest’area dell’aereo, c’è parecchia confusione sulla sua struttura tra i non addetti ai lavori.

Per questa ragione ci proponiamo di fare chiarezza nel corso di questo articolo, cercando di spiegare in maniera semplice ma esaustiva com’è composta una cabina di pilotaggio e quali strumentazioni vengono utilizzate quotidianamente dai piloti di aereo.

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Le apparecchiature fondamentali per una cabina di pilotaggio

Le apparecchiature fondamentali nella cabina di pilotaggio aereo

Ogni cabina di pilotaggio moderna, definita glass cockpit, ha sempre installato un quadro degli strumenti posto esattamente di fronte ai piloti. Tale apparecchiatura è studiata per poter visualizzare tutte le informazioni richieste per il controllo del volo e la navigazione.

Si tratta di una parte fondamentale per ogni velivolo, presente in ogni cabina di pilotaggio fin dai primi decenni nella storia dell’aviazione. Ovviamente, nel corso degli anni tali cruscotti sono stati sempre più arricchiti di strumentazioni complesse, che hanno consentito ai piloti di poter viaggiare anche di notte e in condizioni di scarsa visibilità.

Con il passare degli anni, sono state anche implementate ulteriori agevolazioni per permettere anche gli atterraggi in condizioni meteorologiche avverse.

Perché un abitacolo possa dirsi completo, dunque, deve avere una strumentazione tale da fornire all’equipaggio ogni informazione necessaria per poter constatare, in qualunque momento, lo stato dell’aereo. Solo così i piloti potranno eseguire delle manovre appropriate, laddove ce ne fosse bisogno.

Le cabine di pilotaggio non sono uguali per ogni tipo di velivolo, possono infatti esserci alcune piccole variazioni. In linea generale, però, gli elementi che comunemente possono essere rinvenuti nell’abitacolo di un aereo sono:

  • Il pannello del cruscotto;
  • Una pedaliera;
  • I posti per pilota e copilota;
  • I pannelli laterali, ai lati dei sedili dei piloti e sotto il parabrezza laterale;
  • I display sull’orizzonte artificiale e lo stato dei motori;
  • Il sistema del pilotaggio automatico;
  • Il gruppo controllo motori, situato solitamente in basso;
  • La cloche o il joystick, in base al modello di aereo;

Ogni membro dell’equipaggio, ovviamente, sarà adibito al controllo della strumentazione. Il comandante, per esempio, sarà seduto sul lato destro, dove si trova il Navigation Display. Si tratta, in breve, del monitor che riporta la rotta da seguire, insieme alla direzione e alla velocità del vento, oltre a molte altre informazioni.

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Lo schermo dedicato alle prestazioni dell’aereo che si sta pilotando è, invece, quello centrale. Attraverso questo display è possibile visualizzare tutti gli impianti del quale il velivolo è composto, oltre al livello del carburante residuo.

Sui modelli Airbus tali schermi sono dotati di una tastiera che consente di verificare ogni singolo impianto, entrando nelle apposite sezioni. Sui velivoli Boeing, invece, sono presenti alcune differenze per quanto riguarda l’interfaccia, ma le funzioni essenziali sono le stesse.

Lo schermo posto sul lato sinistro, infine, è denominato PFD (Primary Flight Display) e permette di monitorare gli indicatori più importanti per ogni volo: l’assetto, l’altitudine e la velocità e anche la localizzazione.

Durante l’arco di un intero volo, dunque, i piloti devono sempre controllare ogni schermo presente nella cabina, in successione, per poter ottenere le informazioni di cui necessitano.

Focalizzarsi su uno solo di essi, infatti, potrebbe portare a perdere delle informazioni preziose, eventualità assolutamente da scongiurare durante un viaggio aereo.

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