Diventare pilota ai tempi del Covid conviene davvero?
L’attuale situazione pandemica, che ci accompagna da più di un anno, ha stravolto la nostra quotidianità e le nostre abitudini, ma non solo.
Gli effetti del covid-19 si sono ripercossi pesantemente sul sistema economico a livello mondiale, andando ad intaccare pesantemente molti settori.
Tra i più gravanti dalle circostanze troviamo sicuramente il mercato della ristorazione, del turismo e dei trasporti in generale. Con tutte le restrizioni previste per evitare un’eccessiva diffusione della pandemia, le prenotazioni sono crollate a picco, costringendo numerosi lavoratori a chiudere o sospendere le loro attività.
Questa situazione, oltre alle conseguenze appena descritte, sta scoraggiando notevolmente anche molti di coloro che hanno intenzione di intraprendere la carriera del pilota. Ma sarà davvero il caso di rinunciare?
Diventare pilota ai tempi del Covid conviene davvero o no? In questo articolo, allora, analizziamo la situazione attuale del mercato dell’aviazione e proviamo a rispondere ai principali dubbi degli aspiranti piloti.
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C’è ancora bisogno di piloti di aereo dopo la pandemia?
Al contrario di quanto si possa pensare, di piloti di aereo ci sarà un vero e proprio bisogno dopo la pandemia.
I dati sono chiari: al momento la carenza di professionisti del volo si riscontra addirittura su scala globale. Se, quindi, fino ad ora la domanda di piloti da parte delle diverse compagnie è sempre stata molto alta, ora si scopre che la richiesta non farà altro che aumentare.
È vero che nell’ultimo anno, in piena pandemia, c’è stata una netta riduzione del numero dei voli programmati dalle diverse società ma, una volta usciti da questo periodo a dir poco sfidante, la domanda sarà tale da non riuscire ad essere coperta con l’attuale numero di operatori attivi.
Secondo uno studio effettuato da una società di consulenza americana, una volta tornati alla normalità, mancheranno tra le 34.000 e 50.000 figure tra primi ufficiali e comandanti; un dato allarmante, ma anche incoraggiante, per chi è in dubbio sull’intraprendere questa carriera o meno.
Questi dati sono stati stimati in base a diverse variabili. In primo luogo, dopo il lungo periodo di reclusione, non è difficile immaginare che il desiderio delle persone di viaggiare aumenterà notevolmente, senza considerare inoltre tutti coloro che vorranno recuperare tutti i viaggi che sono stati costretti a cancellare a causa del propagarsi dell’epidemia.
Questo porta a ritenere, ragionevolmente, che il traffico aereo post Covid potrebbe essere addirittura superiore a quello precedente al 2020.
Oltre a questo fattore, si aggiunge anche la componente demografica. Sono molti, infatti, i comandanti che hanno raggiunto l’età pensionabile, insieme a quelli che sono stati mandati in prepensionamento durante il periodo clou della pandemia.
Di conseguenza, è necessario colmare i posti vacanti lasciati dai piloti ‘anziani’.
A questo punto, allora, diventare pilota ai tempi del Covid conviene davvero? La risposta, alla luce di quanto detto, sembrerebbe essere decisamente affermativa.
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Questo è il momento migliore per ottenere la certificazione da pilota.
Come in ogni altro periodo di crisi che abbia messo a dura prova il settore dei trasporti aerei, sembra che anche in questo caso il numero delle certificazioni per diventare un pilota di aereo di linea o commerciale subiranno un brusco calo, a causa della domanda in netto calo da parte dei possibili interessati.
A questi si vanno ad aggiungere tutti quei piloti assunti appena prima dell’esplosione del virus e che si sono trovati a lavorare ben poco. Una situazione, questa, che potrebbe averli spinti verso altre strade, andando ad aumentare ancora di più il deficit previsto per i professionisti.
Per tutte queste ragioni, allora, quello attuale rappresenta esattamente il momento propizio per avviare la propria carriera di pilota.
Iniziando subito, infatti, si riuscirebbe ad ottenere l’agognata licenza giusto in tempo per poter soddisfare la sempre crescente domanda che, si ipotizza, esploderà tra un paio di anni, quando la situazione pandemica sarà superata.
In questo modo non ci si troverà impreparati e si potrà rispondere alle diverse offerte delle compagnie aeree in cerca di candidati per poter sopperire al maggior traffico aereo che si verrà a creare.
Alla luce di queste analisi, se si ha intenzione di intraprendere la carriera del pilota d’aereo, si consiglia di non lasciarsi scappare questa opportunità. È il momento, infatti, di rivolgersi a una scuola di volo accreditata dall’ENAC per iniziare finalmente il percorso che porterà a svolgere il lavoro dei sogni.
In questo contesto, la nostra Urbe Aero si posiziona come una delle scuole di volo più valide e affidabili in Italia e in Europa, proponendo un’offerta formativa ampia e adatta alle necessità delle nuove leve.